Casale Monf.to – Un’Epifania speciale in casa nerostellata. Festeggia il suo ventitreesimo compleanno Manuel Zaffiro, (stesso giorno di Adriano Celentano), pilastro della formazione del presidente Roberto Zanforlin. Nel primo anno e mezzo di rinascita nerostellata, Manuel è stato assoluto protagonista, ricoprendo più ruoli e svolgendo nel migliore dei modi i compiti tattici a lui affidati. Le sue statistiche parlano in maniera inequivocabile e non è un caso se al termine della passata stagione, ha vinto il premio assegnato dal bi-settimanale “Il Monferrato” come MVP 2023-24. In totale (tra campionato e play-off) le presenze sono 47 (praticamente tutte), impreziosite da 7 reti ed altrettanti assist; 3800 minuti giocati e 6 cartellini gialli. Vanno poi aggiunte le 4 presenze in Coppa Italia (180 minuti giocati) e le 11 in amichevole (590 minuti e un assist). 

E’ il tuo secondo compleanno con la maglia del Città di Casale. Un’avventura iniziata solo 18 mesi fa, ma che sembra molto più lunga per via di un susseguirsi di avvenimenti che hanno contribuito ad accelerare un turbinio di emozioni.

Concordo. Dalla nascita della nuova società ad oggi sono successe tante cose e per adesso ho solo bei ricordi. Un’esperienza, entusiasmante ed allo stesso tempo l’opportunità di vincere qualcosa di importante. Lo spero proprio perché sono sempre arrivato ad un passo e completare l’opera con questi colori sarebbe il massimo”.

Tre guide tecniche. Da Barbin e Merlo a Perotti e Pecoraro, fino ad arrivare a Bellingeri e Spinoglio. Titolare inamovibile con tutte, probabilmente nessuno più di te può illustrarne le differenze.

Per fortuna mi sono sempre trovato bene con tutti. Ho cercato di dare il mio contributo ed ora con mister Bellingeri le cose stanno proseguendo nel migliore dei modi. Ci stiamo conoscendo e sono certo che sapremo affrontare tutte le situazioni, anche quelle più complicate”.

L’anno scorso la squadra ha sfiorato un’impresa clamorosa. Cosa è mancato per completarla? 

Sono i punti che abbiamo perso per strada negli ultimi minuti che hanno fatto la differenza. Dalla Fulgor al Ceversama, fino ad arrivare al 2-2 di Varallo Sesia. Quattro, sei punti che ci avrebbero permesso per lo meno di disputare i play-off in casa o magari...qualcosa in più”.

Quest’anno si è ripartiti con maggiori responsabilità e con un peso che forse è stato decisivo nei risultati che faticavano ad arrivare.

Partiti male, abbiamo dovuto rialzare la testa e farlo il più velocemente possibile. Poi è arrivato il giorno del derby e lì qualcosa è cambiato. E’ come se la qualità della squadra fosse emersa improvvisamente, anche se è sempre stata presente. I tifosi sono stati decisivi per la nostra riscossa”.

La svolta emotiva può essere individuata nel derby, ma quella vera e propria è arrivata a Sommariva?

A Sommariva Perno abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, ma il derby è stata un’esperienza clamorosa. Qualcosa che rimarrà dentro per sempre”.

All’orizzonte c’è un girone di ritorno complicato, ma soprattutto equilibrato. Le prime sette giornate saranno probabilmente decisive (sei scontri diretti). Meglio ragionare 90 minuti per volta? 

Se iniziamo a ragionare su troppe partite o ancor peggio a fare tabelle, rischiamo di combinare dei pasticci. Le gare si preparano una alla volta, studiando gli avversari nel miglior modo possibile. Poi, verso fine febbraio, daremo un’occhiata alla classifica e vedremo a che punto saremo”.

Si gioca per un obiettivo importante. La percezione è quella di avere la possibilità di entrare in una grande storia, di quelle che si tramandano di padre in figlio. La prospettiva di essere ricordati al pari di chi ha vinto campionati con questa maglia è forse la soddisfazione maggiore per chi è nato e cresciuto a Casale Monferrato. 

Sarebbe la realizzazione di un sogno. Non solo per me, ma anche per ragazzi come ad esempio Miglietta e Marianini, senza dimenticare tutti gli altri nati a Casale, mister compreso. Perchè vincere è bello, ma con la maglia nerostellata lo è ancora di più. E’ semplicemente diverso, non so spiegarlo a parole”.

Il 6 gennaio è un giorno particolarmente favorevole per gli sportivi di Casale Monferrato. Sono nati atleti come Chicca Cappa, che hanno scritto pagine importanti per la propria città come ad esempio la Coppa Italia del 2006. Chissà che la tradizione non possa continuare con un ragazzo che all’epoca aveva solo 4 anni… 

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